OAM, salgono iscritti e sanzioni per mancato adempimento obbligo di aggiornamento

Una categoria quella dei professionisti del credito – agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi - che rivela anche per il 2022 numeri in crescita, giungendo a oltre 27.586 soggetti di cui 19.701 collaboratori. È il quadro degli intermediari del credito iscritti agli elenchi dell’Organismo agenti e mediatori, descritto nella relazione annuale esaminata dal consiglio dei partecipanti, che ha approvato il bilancio 2022. Il bilancio dell’Organismo è risultato in leggero attivo, con un aumento di 121.016 euro), dopo il risultato negativo (-112.621) del 2021.

In generale la crescita è del 3% per gli iscritti, passati da 8.590 a 8.885, e del 4% dei collaboratori, in aumento di 705 unità (a quota 19.701).
Per ciò che concerne invece i soggetti iscritti ai registri tenuti dall’Organismo, i mediatori creditizi iscritti al 31 dicembre sono risultati 310 (con 7.617 collaboratori), mentre gli agenti in attività finanziaria persone giuridiche 171 (con 3.415 collaboratori) e persone fisiche 1.745. Ancora in riduzione i cambiavalute, con 8 soggetti in meno, mentre i prestatori di servizi in valuta virtuale, il cui registro è stato avviato a maggio dello scorso anno, risultavano 85.

Inoltre, dalla relazione dell’Oam, a firma del presidente Francesco Alfonso, emerge che su quasi tredicimila controlli effettuati, solo il 4,5% ha avuto come seguito l’avvio di procedure sanzionatorie o di cancellazione da parte dell’ufficio competente. I provvedimenti sanzionatori decisi dal comitato di gestione sono stati in tutto 93, di cui 84 relativi a sanzioni pecuniarie e 9 sospensioni sanzionatorie. “Al di là dei numeri sugli iscritti, dalla Relazione emerge come, anche grazie all’azione di orientamento e moral suasion dell’Organismo, agenti e mediatori rispettino sostanzialmente le regole. Non solo il numero delle istruttorie avviate è percentualmente basso, ma anche i provvedimenti sanzionatori decisi dal Comitato di Gestione sono in tutto 93”, ha commentato l’Oam.

Anche nel 2022 la sanzione pecuniaria è stato lo strumento più adottato dall’Organismo per reprimere i comportamenti degli iscritti contrari alle norme. La fattispecie più diffusa è il mancato adempimento all’obbligo di aggiornamento professionale, seguita dal mancato riscontro alle richieste dell’Organismo, dalla mancata o tardiva comunicazione dei dati e dall’elusione della disciplina del mono-mandato.